La nebbia avvolgeva tutto il ponte.
I cubi arancio spuntavano dai banchi candidi come come le mandorle dal torrone.
La riunione della commissione era fissata per le 11:30.
Victor Matangara era nella sua Lancia Y e si aggiustava il papillion delle occasioni importanti.
Girò lo specchietto per osservarsi meglio. Si lisciò i baffi, con la fierezza di un ricercato del cartello delle Galapagos.
Era pronto.
Battè con una mano sulla valigietta che conteneva il suo discorso.
Il discorso vincente. La commissione sarebbe crollata. La nomina era ad un passo di distanza.
Si abbassò per riallacciarsi le scarpe. Il santino di Frank Underwood era lì, skotchato al pedale del freno. Gli occhi vi si posarono un istante. E poi passarono a Grillo e Salvini, attaccati rispettivamente alla frizione e all'acceleratore.
Si rialzò, rovistò nella giacca, per controllare nel portafogli.
Ottimo. Anche il santino di zio Silvio era lì per sostenerlo.
E anche i 2000 € della mazzetta per il capogruppo.
https://www.youtube.com/watch?v=EK_LN3XEcnw
Camminava sul ponte.
Il mondo è mio, pensò. L'ufficio del capogruppo Salieri si trovava al quarto cubo a destra, quinto piano, ufficio 37A.
Camminava. Passo dopo passo.
Quarto cubo a destra, quinto piano, 37A.
Quarto cubo a destra, quinto piano, 37B.
Quarto cubo a destra, quinto piano, 39B.
Quarto cubo a sinistra, quinto piano, 39B.
Quinto cubo a sinistra, sesta piano, 39B.
Ecco. Era arrivato.
La porta era davanti. Si aggiustò i gemelli ai polsi. Voleva fare una bella entrata ad effetto. Tirò fuori la bustarella e si catapultò nell'ufficio.
- Ecco la nostra bustarella, signor Salieri, penso che la mia elezione ora sia assic...-
Cazzo.
Salieri era con un bel po' di gente.
Anzi, Salieri non c'era.
E tutti i presenti portavano l'uniforme della Guardia di Finanza.
Cazzo.
Alla fine lo trovò Salieri.
Sembrava molto arrabbiato. Gli stava urlando qualcosa che non capiva.
Poi i finanzieri lo caricarono sul cellulare. Fu allora che sentì le manette scattargli attorno ai polsi.
Il parlatoio di San Vittore puzzava di piscio fresco.
I raggi del sole tagliavano l'androne come coltelli.
- Come ti stai ambientando?
Chiese Gualtiero.
- È impossibile vivere qui!!!! Mi sento soffocare!!!!! Potrei morire!!!!!!
Si lamentò Victor.
- Ma sei qui solo da un'ora.
- UNO VALE UNO!!!!1!!!
- Senti, il Movimento si è già messo in moto per scaricarti. Dobbiamo agire di contropiede. Il pubblico ministero ha chiesto un incontro e ho trovato qualcuno che ci può aiutare con la copertura politica.
- MBATTI SIIIIII!1!1
- Tu tieni duro.
- VINCERE E VINCEREMOOO!1!1
Era stato messo in isolamento.
Era la sua prima notte di prigionia ed era stato dispensato dal confondersi con la feccia del luogo.
Era accovacciato sul pavimento, nella sua divisa arancione.
Guardava il muro sporco e scarabocchiato. V'erano segnati 347 giorni.
348
349
350
351
Stava impazzendo.
Ed in più i muri erano sottili.
Sentiva i carcerati ululare "Piccolo, non hai scampo", "Femminuccia, da domani sei con noi, anzi sotto di noi".
Era terrorizzato.
La riunione col PM fu di mattina presto.
- Signor Matangara...
- Sì, ho stato IO!1!1!
- Non ho ancora detto nulla.
- Deve scusare il mio assistito sig. Velardi.
- Capisco, deve essere stata una nottata che lo ha provato, avv. Reets.
- UNO VAALEEE UUUNO!1!1
- È molto provato eccellenza.
- Capisco per la seconda volta.
- Qual era la sua proposta?
- Sig. Matangara, il suo crimine non è molto grave. Le elezioni rubate sono all'ordine del giorno. Però ci può dare una mano. In città sta spopolando una nuova droga, che sta facendo danni immani. Dobbiamo fermare la sua diffusione. Qui in carcere c'è un pezzo grosso che potrebbe darci determinate informazioni, se tu lo spingessi a farlo...
- Pecchì io? Che c'aggia fari culla ddroga?
- Appunto la sua estraneità al giro non farà sospettare i nostri interlocutori-a-loro-insaputa..
- Ma accussì finia mmutilato!1!1
- Avv. Reets con che accento parla il suo assistito?
- Con l'accento della disperazione. Gli state proponendo la morte certa!
- Ma se ne uscirà vivo potrà varcare la soglia della prigione da uomo libero e incensurato.
Si levò un grido.
- ACCETTASSI VOSSIGGNORRIA!!!111!1
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